
Matteo Iafrati

Laureato in Fisica Nucleare e Sub-nucleare presso l’Università “La Sapienza” di Roma, svolge il percorso di dottorato in “Fusion science and engineering” con le università di Padova, Lisbona ed il centro di ricerca IPP-Garching (Monaco). Come ricercatore ENEA si occupa di studi di interazione Plasma-Parete e di Operazioni in macchine tipo Tokamak (FTU nel centro ricerche di Frascati). Nel 2020 ha preso parte al commissioning dell’esperimento per gli studi di fusione JT-60SA a Naka, in Giappone. Partecipa alle operazioni dell’esperimento WEST a Cadarache, in Provenza.
giovedì 15 giugno
L’altro nucleare
Forse c’è una strada potenzialmente sicura e sostenibile per la produzione di energia, che possa affiancare le altre fonti rinnovabili che già sfruttiamo. C’entra la parola nucleare, ma si tratta di fusione, la reazione che alimenta il sole e le stelle, fisicamente all’opposto della reazione di fissione, sfruttata nei reattori nucleari già commerciali. La paura più grande? Che possa mancare ancora troppo tempo prima che un tokamak produca corrente elettrica.